NUTRIZIONE E CONTROLLO DELL’INDICE GLICEMICO
L’importanza di Indice Glicemico per controllare insulina, fame ed infiammazione.
L’indice glicemico di un alimento indica la qualità dei carboidrati in esso contenuti ed in particolare alla rapidità e l’intensità con cui questi fanno salire la glicemia e spingono l’insulina ad immagazzinare glucosio sotto forma di grasso (specialmente a livello del tessuto adiposo addominale viscerale).
L’indice glicemico dipende da moltissimi fattori: dal tipo di carboidrato, dalla lavorazione degli alimenti (per esempio, nel caso dei farinacei, dalla macinatura e raffinazione), dal tipo di cottura, dalla varietà del vegetale e dal suo grado di maturazione.
La regolazione ed il controllo di questo parametro presenta effetti positivi sul metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e degli aminoacidi: una glicemia post-prandiale elevata (che equivale ad un pasto ricco di carboidrati) può portare ad un aumento della produzione di radicali liberi e di citochine pro-infiammatorie.
E’ altresì utile porre attenzione all’ORARIO DI ASSUNZIONE degli alimenti. Una corretta gestione dell’introduzione dei carboidrati, del loro indice glicemico e del momento della giornata in cui essi vengono assunti, consente di non sollecitare troppo la risposta glicemica ed insulinica e di non immagazzinare tessuto adiposo in eccesso – a discapito della massa magra – e di avere un senso di sazietà più prolungato nel tempo. Così facendo, si controllano fenomeni di IPOGLICEMIA REATTIVA (che si manifesta con i tipici “ATTACCHI DI FAME”).
Ad esempio, il “dolcetto della sera”, tipicamente assunto dopo cena, stimola l’insulina ed il CORTISOLO (uno degli ormoni dello STRESS) che, nelle ore notturne andrebbero tenuti a riposo per consentire l’attivazione di altri tipi di ormoni prevalentemente anabolici (ad esempio il GH, Growth Hormon, Ormone della Crescita). Tali alterazioni serali impediscono la fase anabolica (cioè “di ricostruzione”) delle strutture organiche, specialmente della massa muscolare e favoriscono i processi catabolici che invece causano la perdita di massa magra e l’aumento dell’INFIAMMAZIONE SISTEMICA.
Prestare attenzione, quindi, alla scelta della tipologia adeguata dei carboidrati assunti nell’arco della giornata risulta utile in diversi ambiti, per esempio in caso di patologie in cui vi è un’alterata risposta insulinica (per es. DIABETE, IPERINSULINEMIA, ECC), oppure una scorretta gestione degli zuccheri e dei grassi (per es. OBESITA’, SINDROME METABOLICA, ECC) oppure in caso di patologie di natura infiammatoria (per es. ARTROSI, FIBROMIALGIA, SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO, ECC).
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